La pedana vibrante è uno strumento utile a fini estetici e salutistici, a volte si propone in vendita anche in compagnia di altri accessori. In alcuni casi, infatti, è possibile anche avere dei carichi esterni come ad esempio dei pesi extra o delle cinghie che possono essere usati durante le varie sessioni di allenamento. Quando si acquista una pedana vibrante, dunque, bisogna essere pronti a far posto in casa a una grande ‘famiglia’ di accessori a corredo dell’attrezzo principale, dai pesi ad altri ricambi, inclusi elastici, cinture, bretelle e telecomandi per l’impostazione delle velocità e la gestione degli impulsi. Ma vediamo, in dettaglio, cosa propone il mercato in fatto di pedane vibranti. Le due principali tipologie si distinguono nei modelli vibranti, propriamente detti, noti anche come pedane a vibrazione verticale o sussultoria e in quelle basculanti a orientamento orizzontale che simulano l’ondeggiamento della camminata.
Le pedane vibranti, che si connotano per la presenza di un piatto che si muove su e giù, contraggono e decontraggono i muscoli con un’intensità variabile a seconda delle frequenze, ma sempre senza sovraccaricare l’organismo di sforzi eccessivi che potrebbero sortire un effetto controproducente. A riguardo, si raccomanda di non superare la frequenza di 10 Hertz, un valore che superato potrebbe ripercuotersi negativamente soprattutto sulla fascia addominale. È per questo che per un uso corretto delle pedane vibranti, senza strafare, si consiglia di affidarsi ad esperti che possano indicare i ritmi giusti o, in alternativa, se si preferisce fare da soli premurarsi almeno di leggere con attenzione le istruzioni e di seguirle alla lettera.
I benefici apportati da questo tipo di pedane si riassumono, principalmente, in una migliore circolazione sanguigna e nella perdita di peso, in abbinamento a un sano stile di vita fatto di attività fisica e di qualche rinuncia a tavola se si vuole dire addio ai chili di troppo. Diversa la dinamica dei modelli basculanti, che riproducono il ritmo dei passi quando si cammina e che, quindi, si muovono da destra a sinistra, anziché in verticale, seguendo l’asse della pedana. A differenza dei modelli verticali, dove c’è un tetto di frequenza da rispettare, in questo caso non si ravvisano limiti di frequenza, per quanto in media si attestino su valori compresi fra i 2 e i 35 Hertz. Potrete apprendere di più sull’argomento attingendo alle info tematiche presenti nel sito https://guidapedanavibrante.it.